MA OK....!

venerdì 29 giugno 2012

DILEMMI E FRODI si continua...



Perché abbiamo contratto il nuovo accordo di prestito (o perché ci dicono che l'abbiamo firmato)?

A. Si presume che il nuovo accordo di prestito è stato fatto per evitare una bancarotta "disordinata". Ma è impossibile che evitiamo la bancarotta disordinata!!  Al contrario, arriverà molto presto!! Già abbiamo un fallimento "controllato", "ordinario", che consiste in una svalutazione interna e il rifiuto di pagamento di fatto dei debiti dalla parte del governo greco nell'interno, cioè ai suoi cittadini, che né rimborsa le tasse non dovute, né paga i suoi fornitori, o addirittura non si eseguono le sentenze definitive contro lo Stato che aggiudicano somme di denaro a favore dei cittadini.

Il crollo finale verrà quando le banche francesi, tedesche ecc., che detengono il 40% del debito greco, si scaricano a qualcun altro i titoli "tossici" di obbligazioni greche. Già si stima che sono stati liberati da più di 45 miliardi di €. Questa è un'altra ragione perché la dimensione del cedimento dei governi di PASOK,di  Papademos e adesso di Nea Dimokratia davanti alle (troppe) pretese dei creditori, può essere descritta come "criminale", perché presto, un fallimento greco avrà un impatto molto minore sull'economia europea rispetto all'impatto che avrebbe avuto prima dell'accordo di ottobre 2011 e l'inclusione del paese nel "Memorandum".

B. Un altro argomento è che il nuovo accordo di prestito è stato fatto per coprire i sbagli del primo "Memorandum" - quelli che tutti, anche un bambino di scuola elementare,  prevedevano - dal carattere recessivo che tutte le misure avevano. Ma le nuove misure portano ancora più recessione, sono ancora più inefficienti, irrazionali e irrealistiche (anche in termini capitalistici) rispetto a quelle di prima e è sicuro che porteranno un aumento del tasso di disoccupazione e la recessione in livelli record!

C. Il terzo argomento è che il compito del nuovo accordo di prestito è stato quello di "aumentare la competitività dell'economia greca. A parte il fatto che la "competitività" significa "quanti soldi guadagnano i grandi capitalisti domestici", aumentare la competitività è quasi impossibile (con i miei occhi di non esperto), in quanto qua c' è una moneta forte come l'euro (pari a 1,3 dollari), che si elimina letteralmente le esportazioni greche e rende pesante il deficit nel bilancio del commercio estero. Perciò dico (e lo dicono anche tanti esperti) che dentro l'euro non c'è purtroppo la minima possibilità di migliorare la competitività del paese, nonostante le misure adottate.
Ovviamente il loro argomento è che se facciamo arrivare il costo lavorativo a pari di quello di Bulgaria in modo che i merci prodotti costano meno, in quel modo si presume che la competitività si migliorerà. Ma basta guardare un attimo i dati ufficiali per capire che la Bulgaria, nonostante il costo lavorativo più basso di tutta europa, tiene una delle ultime posizioni sulla competitività più basso ancora di quella greca...

In generale, nonostante il bombardamento della propaganda di un ceto dirigente d'élite, l'adesione del Paese all'UE non ha rafforzato la propria posizione finanziaria, soprattutto dopo il trattato di Maastricht e l'UEM. Per esempio, nel 1973, le esportazioni erano al 38,4% delle importazioni. A seguire un continuo miglioramento che è arrivato nel 1987 di raggiunger il 52,9%, per iniziare a scendere nel corso del 2008 raggiungendo il valore record di 30,2%...

Stessa immagine si mostra anche il deficit che da quella del 1994 (4,3% del PIL) nel 2008 ha raggiunto i limiti del collasso (13% del PIL). E' questo deterioramento che ha portato al aumento sproporzionato dei mutui, che solo il periodo 1999-2008 è aumentato del 144,3 miliardi €.

Inoltre, anche se tanti credevamo che l'UE ci ha aiutato con i pacchetti di soldi di aiuti ecc.., va detto che come vediamo ora nel periodo 1999-2008 queste somme in totale sono sui € 40.400.000.000 mentre le importazioni di prodotti comunitari nel paese arrivano la somma di 239.300.000.000 €, cioè 6 volte di piu. I Soldi Europei quindi, si può dire che in effetti hanno aiutato più l'acquisto di alcuni merci europei da parte dei consumatori greci...

D. Per fare il "haircut", il taglio dei titoli greci e il loro scambio con altri titoli di Stato greci (tutto questo disegno grandioso si chiama PSI e gli analisti finanziari si arrapano quando lo sentono pronunciare), che ci avrebbe liberato da 107 miliardi di € per poter ottenere il nuovo prestito di 130 miliardi di €.

Ma le cose con il "haircut" non sono come ce le dicono! Dal debito totale di 360 miliardi di €, viene escluso il taglio dei titoli di Stato greci detenuti dalla BCE, pari a 60 miliardi di €, i soldi della "Troika" (UE, IMF, BCE) gia erogati (84,5 miliardi di €), i titoli che scadevano dopo il 2020 (45 miliardi di €) quelli di breve durata (15 miliardi di €) e i vecchi prestiti dai privati ​​(20 miliardi di €) . In totale 224,5 miliardi €. Dai 135,5 che ci restano i 55 sono nelle mani delle banche greche e dei privati depositanti e altri 25 che tenevano le casse assicurative e i fondi pensione (per un totale di 80 miliardi di €). Questi si sono tagliati finalmente di  53,5% del loro valore nominale o 70% del valore attuale netto (38,5 miliardi di € delle banche e € 17.5 dei fondi). Cioè, la partecipazione greca a questo taglio di capelli era circa 56 miliardi di €, e quindi quella straniera dai 107 - 56 (greca) - 6,5 (obbligazioni non inseriti al disegno) = € 49,5 miliardi, il che significa che alla fine solo circa il 13,75 % del debito totale si è tagliato...

Solo questo è il vantaggio reale del Paese dal "haircut", in quanto la somma della partecipazione greca può essere risparmiata dallo Stato, ma E' STATA RIMOSSA dall'economia greca! In particolare quei soldi delle fondi di pensione. Ma le somme perse dai grandi creditori stranieri saranno coperte dalla caduta dei prezzi nella vendita delle imprese statali che vengono privatizzate a blocchi che entreranno nelle proprie mani. E se il denaro del prestito si deposita in un conto bancario speciale (come prevede il disegno e abbiamo detto sopra), alla fine il profitto per la gente è miniminimissima e in nessun modo merita così tanti sacrifici.

Così il taglio del debito era una frode colossale!
Presumibilmente è stato fatto per la sostenibilità del debito che si "spera" che sarà nel 2020 al 120% del PIL e cioè esattamente quanto era nel 2009!!!!
Anzi, signor Schaeuble ha parlato di un tasso di 129%, la BCE di 136 e il FMI di 160% se non si arresta la recessione (che naturalmente non si arresterà prendendo tali misure!). 
Tutto questo mentre le persone di questo Paese avranno subito un vero e proprio genocidio sociale per oltre 10 anni...

In Argentina il taglio del debito era del 30% del debito degli obbligazionisti locali, del 50% dei creditori stranieri e del 70% degli hedge fund. Il governo greco al contrario, ha "tagliato" l'economia greca svendendo anche diritti di uno Stato sovrano e massacrando la società nel suo complesso per non far perdere soldi agli usurai stranieri.

Anche secondo i costumi del mercato libero capitalista, chiunque prende enormi rischi finanziando governi corrotti e incompetenti, deve, se il rischio non gli esce bene, perdere il suo denaro. Semplicemente così... ehm.. signori, questo gioco è come poker...  Ma ora le banche, che nei tempi dello sviluppo hanno fatto profitti enormi, vengono salvate dai soldi dello Stato.
Soprattutto il caso delle banche greche è una vera e propria beffa, dal momento che il taglio le ha fatto perdere circa € 8.500.000.000 MA le ricapitalizzano dandole da 30 a 50 miliardi €, mentre in realtà avevano già ottenuto, a partire dall'inizio del 2009 (con il governo Karamanlis di Nea Dimokratia) 40 miliardi di € in contanti e € 80 miliardi in garanzie governative! Ovviamente le Banche non hanno gettato manco un cazzo di monetina all'economia reale e hanno dato allo Stato delle azioni comuni senza manco il diritto di voto.

Infine, va notato questo: con il taglio del debito greco, sono diventati creditori della Grecia gli Stati che le hanno dato il prestito è non più i diversi privati, speculatori, banche, istituzioni finanziarie, ecc. Una conseguenza diretta di questo fatto è che l'onere finanziario è stato trasferito dalle banche ai contribuenti di questi Paesi a favore, naturalmente, delle loro banche che continuano ad approfittarsi di loro, mentre il potere negoziale della Grecia è stato indebolito ancora di più perché ormai davanti sè non ha un qualsiasi individuo privato, creditore ma degli Stati - finanziatori.

si continua...

3 commenti:

  1. Quand'è così, veramente io non vedo alcuna soluzione rimanendo all'interno di un sistema economico come quello attuale. Ma nemmeno politico... qui bisogna radere a zero e ricostruire dalle fondamenta una società civile. E forse prima di ricostruirla civile, bisognerà passare per una fase incivile (anche se si spera di evitare). In ogni caso bisogna capire come distruggere e come ricostruire. Era più facile, forse, quando c'era da estrarre una spada dalla roccia per trovare un re e quel re bastava ad avere una terra unita, prospera e giusta.

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  2. grazie per il lavoro di spiegazione approfondito fil...adesso inizio davvero a capirci qualche cosa di tutta sta faccenda...

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  3. Valerio la parola politico deriva dalla "polis" che è una organizzazione sociale. una società civile.
    in questo senso ogni atto che si collega con la società è un atto politico... In quel senso si usa nel testo e si distingue nettamente dalla parola "politico" come si usa dai politici per intrecciare il "politico" con il sistema dei partiti...
    In quel senso anche la demolizione di un sistema per ricostruire un altro è nella mia visione un atto profondamente politico.

    con le parole di Kostis Palamas (poeta greco del passato, la traduzione è mia perché non l ho trovato già tradotto che sarebbe più bello!)

    "Sentite. Sono io il demolitore, perche sono io anche il costruttore,
    il scelto della negazione e il figlio unico della fede.
    E anche la demolizione richiede una mente, un cuore e una mano.
    nella mezzanotte del odio tremola la stella di un desiderio"

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