MA OK....!

sabato 2 giugno 2012


contrario al razzismo che i media ci impongono ogni giorno, contrario alla propaganda e il terrorismo
che ci ingozzano ogni singolo momento che passa, scelgo una bellissima poesia dì Aziz Nessin
(Turco poeta) e vi prego di leggerlo...
è arrivato il tempo che non possiamo più star zitti.
che tutto intorno cade a pezzi come una vecchia iconografia... e tutto dentro noi grida!



Taci, non parlare!

Taci, non parlare, è una vergogna,
soffoca la tua voce,
taci, finalmente !
e se la parola è d’argento,
il silenzio è d’oro.
Le prime parole che ho ascoltato da bambino,
piangevo, ridevo, giocavo, mi dicevano:
“taci!”.

A scuola mi nascondevano a metà la verità,
mi dicevano: “a te cosa t’interessa; Taci !”

Mi baciò la prima ragazza di cui mi innamorai e mi dissero:
“Attento non dire nulla, sssh… Taci !”

Soffoca la tua voce e non parlare, taci.
Questo durò sino ai miei vent’anni.

La parola è del grande,
il silenzio del piccolo.
Vedevo sangue sul marciapiede,
“Cosa t’importa ?”, mi dicevano,
“ Ti metterai nei guai, taci !”

Più tardi gridavano i capi
“Non mettere il tuo naso dappertutto,
fai come se non capissi, taci !”

Mi sposai, ebbi dei figli,
e gl’ insegnai a tacere,
mi moglie era onesta e lavoratrice
e sapeva tacere.
Aveva una saggia mamma, che le diceva: “Taci !”.

Negli anni bisestili i mie genitori, i miei vicini, mi consigliavano:
“Non immischiarti, fa come non vedessi nulla. Taci !”
Era possibile che non avevamo con questi un’invidiabile conoscenza,
con i vicini, comunque ci legava, il “Taci !”.

“Taci !” l’uno “taci !” l’altro, “taci !” quelli di sopra, “taci !” quelli di sotto,
“ taci !” tutto il condominio e tutto l’isolato.
“Taci !” le strade e le perpendicolari, le strade e le parallele.
Ingoiamo la nostra lingua…
Abbiamo la bocca ma non abbiamo la favella.

Costituimmo l’associazione del “Taci !”.
Radunammo molti,
un intero Stato,
una grande forza, ma muta!

Ottenemmo molte cose, arrivammo in alto, ci diedero medaglie,
di tutto e di più molto facilmente,
semplicemente con il “Taci !”

è una grande arte questo "taci"! Insegnalo alla tua donna, ai tuoi ragazzi, a tua suocera
e quando senti la necessità di parlare estirpati la tua lingua
e fai in modo che taccia.
Tagliala sino alla radice.

Buttala ai cani.
L’unico organo inutile dal momento in cui non lo usi bene.

Non avrai così incubi, rimorsi e incertezze.
Non farai vergognare i tuoi ragazzi e ti risparmierai l’ossessione di parlare,
senza parlare dirai “avete ragione, sono come voi”
Ah ! Me disgraziato quanto vorrei parlare!

E non parlerai,
diventerai un chiacchierone,
blatererai invece di parlare.

Tagliati la lingua, tagliala immediatamente.
Non hai alternative.
Diventa muto.
Dal momento che non parlerai, è meglio farlo. Tagliati la lingua.

Per essere almeno giusto nei miei piani e nei miei sogni
tra i singhiozzi e i parossismi trattengo la mia lingua,
perché credo che verrà il momento in cui non reggerò più
e scoppierò e non avrò paura e avrò delle speranze
e in qualche momento la mia laringe la riempirò con un suono,
con un sussurro, con un balbettio, con un grido che mi dirà:

PARLA!

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