MA OK....!

martedì 27 aprile 2010

IN EGITTO (ultimo post)

Con i piedi saldi sulla terra greca vi scrivo l'ultimo post su Egitto.
Mi sono divertito un sacco.
Una esperienza che vale la pena vivere, sempe con la mentalità giusta però del "viaggiatore curioso" che vuole vedere una cosa nuova, diversa, capire qualcosa vedendo un atteggiamento e la mentalità degli altri perchè se no ti incazzerai (aparte che comunque se cerchi cornetto la mattina e pasta a pranzo sei fottuto...)!!!!
Le cose che mi hanno fatto impressione sono tante. Cibo, tè, nargile, il deserto, il traffico e l'inquinamento, la società che mi ricorda un po quella degli anni '50 in Grecia, la pocchissima criminalità, il fatto che tutto ricorda un gioco, da come attraversare la strada fino il contrattare con tutti!
Egitto tiene un fascino e una bellezza strana che non perde, nonostante tutti gli aspetti negativi. In qualche modo si autoalimenta da questi appunto perche diventano parte del suo carattere....
Un Egitto perfetto sarebbe alla fin dei conti come se io, da domani, iniziassi a parlare in italiano perfetto! ;)

Divido in capitoli con parole chiavi (ove posso) che vi aiutano a capire

L'Egitto è Africa...
"grazie al c@..o" mi direte... ma lo intendo non solo come descrizione geografica ma anche mentalità, cultura ecc... con tutto ciò che può significare!
la parola chiave è: "males" e mostra un intero modo di vivere. Significa "non c'è problema". Si usa come "rilassati, prendila con comodo, non ti preoccupare" ma si usa anche per dire "scusa". Se uno per esempio ti peste il piede ti dirà "males" e cioè non c'è problema (grazie al c@..o era mio il piede pestato non il tuo!).

Il concetto del tempo non esiste. Se qualcuno ti dice "fra 10 minuti arrivo" può arrivare in 10 minuti (caso raro) ma anche in 1 ora o 2...

C'è povertà "diffusa" che la vedi... famiglie intere che vivono nella necropoli dentro le tombe dei mameluchi. Ci sono case bellissime e opere rimaste dai vecchi tempi (anche dal tempo della colonizzazione inglese se vogliamo dire la verità anche se sono contrario alla colonizzazione) che decadono giorno dopo giorno.

Un'altra cosa che arriva dalla mentalità propria africana è che, quando una cosa non funziona, non si butta... e va bene fin qua ci siamo, anch'io sono contrario al consumismo esaggerato. Ma tante volte non solo non si butta ma non si mette manco a posto.
Esempio (storia che mi hanno raccontato come vera): la sedia della guardia dell'embasciata.
Il poliziotto si sedeva là quando era intera. Una volta che una gamba della sedia si è rotta lui non l'ha aggiustata ma ha continuato a sedersi là... vedete, con tre gambe può funzionare ancora, anche se non è il massimo... "males"!
Ovviamente un giorno si è rotta anche una seconda gamba dal peso. Sottofunzionava, doveva essere molto attento come sedersi ma... "males".... si puo usare ancora appoggiandola magari su qualcosa... e cosi la guardia si sedeva su una sedia di 2 gambe!

Altra parola chiave è "baxish" (mancia) la quale si può facilmente, a seconda della persona con cui tratti, diventare la parola "ungere" e a seconda del modo che si chiede "inganno".

Una persona che ti fa un favore ti chiederà soldi. Lo stesso anche se fa una cosa per il quale normalmente è pagato. La stessa cosa anche se ciò che ha fatto non gliel'avevi chiesto mai!!! se hai usufruito suo servizio gli usi dicono che devi pagare. Il modo che lo fanno però è molto bastardo e vale la penna dirvi degli esempi dalla mia esperienza amara ma divertente.
Ovviamente, se sei (e sembri) straniero le richieste di baxish si aumentano.

Primo giorno che passeggiavo da solo e sono andato a Cairo "islamico" e alla citadela di Cairo, dove c'è la tomba di Mohamed Ali. Lì c'è un terrazzino dove non si può entrare. Era chiuso con una corda. Io volevo fare una foto di là. Un poliziotto della guardia che mi ha visto con la macchina fotografica in mano è arrivato e abbassando la corda mi ha fatto segno di passare. C'ho pensato un po e lui mi ha pure istigato! Nessun problema! Ho passato e dopo lui si è offerto di farmi una foto anche (visto che ero da solo)! Tutto bene (tranne la foto stortissima)... solo che dopo lui mi ha guardato mostrando la mano. "baxish" mi ha detto e io ho capito. Gli ho dato poco (meno di 50 cents dell' euro) ma ho deciso di non farmi ingannare una altra volta.
Subito dopo sono andato ad una moschea dove c'è la tomba di Suleiman. Lì, una donna mi ha fatto segno "vieni un attimo" e mi ha aperto una porta dicendomi "è questo Suleiman" mostrandomi una tomba. "cazzo" ho detto "mi hanno inculato un'altra volta". Quando stavo per uscire ecco un poliziotto che mi ha detto "alla donna... baxish". Alcune lire ancora sono uscite dalla mia tasca per entrare nella tasca della donna ma ha iniziato a piacermi il gioco "evita il baxish"...
In un'altra moschea (sapete che si deve togliere le scarpe per entrare) mi hanno chiesto di lasciare le scarpe su un'apposito spazio. Capendo dove andava la cosa ho chiesto se devo lasciare le scarpe là o le posso portare in mano. La risposta era negativa cioè dovevo lasciarli là. Uscendo però lui mi ha chiesto baxish... e 'ffanculo questo tizio non giocava con le regole!
Invece su una altra moschea ho lasciato soldi per tenermi le scarpe perche il tizio era molto gentile.
Ad un'altra moschea un tizio si è offerto di aprirmi il torre, dove il muezin sale per la preghiera, per vedere la vista. Gli ho detto "quando vuoi per tutto questo?".
"20 lire" mi ha detto "non per me... per la cassa del tempio".
Mi è sembrato strano e gli ho detto "20 sono tanti. Ti dò 10 per tutto".
"Va bene" mi ha detto (e già che l'ha detto così facilmente significa che era pronto di fregarmi). Mi ha portato davanti la scatola e ho messo i soldi. Dopo mi ha portato fino la porta del torre e m'ha chiesto di nuovo soldi.
"ho dato già" gli ho detto.
"10 lire erano per il tempio" mi ha detto "questi soldi sono per me". baxish...
gli ho risposto: "Ti ho detto 10 per tutto e hai accettato" si è lamentato un po ma la partita era vinta!

Un'altro giorno in un ristorante sono andato al bagno. C'era uno che mi ha aperto la porta. "intelligente figlio di ..... in quel modo non potevo rifiutare suo servizio" entro senza dargli nessuna importanza, lavo le mani e sento che lui prende la carta per offrirmi per asciugare le mani. Finisco di lavarmi le mani e lui mi dà la carta. Lo ignoro come se non fosse e prendo carta da solo e me ne vado... anche questa partita era mia!

Alle piramidi era ancor più difficile... venivano persone e iniziavano a parlarti facendo le guide! Là dovevi essere proprio maleducato e dirgli "preferisco vederlo da solo"!
Altri ti chiedevano i biglietti come se fossero le guardie e appena li prendevano ti dicevano "vieni con me" e ti informavano su che cosa puoi vedere ecc... abbiamo scapato anche da loro e sono molto orgoglioso che non mi hanno ingannato più!

"Contrattare" parola chiave come nessuna altra!!! il prezzo non è MAI quello che si dice... non è mai quello che si vede, è totalmente indicativo solo per sapere da dove devi iniziare a contrattare.
Esempio: per 2 tapetini ci chiedevano 600 lire. Alla fine li abbiamo presi 300 tutti e due (e forse poteva essere meno se fossimo arabi).

In Cairo ci stanno due tipi di taxi. Di colore nero e di color bianco. I bianchi hanno i contattori e paghi ciò che mostra il contattore, esattamente come succede in Italia e in tutti i paesi che ho visitato fino adesso.
I neri non usano i contattori.
Mi chiedi come si fa sapere quanto devi pagare? Non stai attento per niente Mario... Quale ti ho detto è la parola chiave? Contrattare!
Gli dai i soldi che credi sia giusto dargli per il percorso fatto. Se lui non è d'accordo ti chiederà più!
Ci sono vantaggi e svantaggi in tutti e due.
Ai bianchi sai quanti soldi devi dare perciò è meglio utilizzarli quando non sai quanto vale il percorso più o meno... dall'altro lato se lui vede che non sai ti farà dei giri assurdi e ti farà pagare più... i neri non ti faranno giri pur di prendere più soldi appunto perchè non hanno contattori e non si conta tanto il traffico (che è terribile a Cairo) al prezzo, ma (c'è sempre un ma) non ti darà mai resto e se il percorso per esempio costa 6 o 7 prenderà 10.

Strada
suono chiave: quello del clacson delle macchine
Gli Egiziani lo usano sempre e per tutto. Non come da noi che significa pericolo (attento) o insulto (ma dove cazzo vai cornuto?) ma per tutto... come alarm, come freccie, per dire grazie, per dare priorità....
Lo senti sempre e ovunque dopo un po ti abitui e non ti dà tantissimo fastidio!

Nessuna macchina è assicurata! si sbattono tra loro, fanno piccoli incidenti (immagino anche grandi ma non ho visto nessuno) si gridano, si incazzano e dopo entrano nelle macchine fanno una preghiera e continuano la loro strada... non scambiano nomi, cognomi, non paga nessuno e finisce là.
Esempio: tornando da Alessandria una macchina ha sbattuto contro nostra. Nostro autista è uscito ha preso a parolaccie la donna che guidava l'altra macchina (la quale non è manco uscita dalla sua macchina) e dopo è entrato nella macchina e siamo partiti senza scambiare dati e niente!!!

Non è una reppublica islamica.
domanda chiave: "vedo una marea di veli ma non sono al mare dove sono?"
frase chiave:"allahu akbar"(= Dio è grande)
Il nome ufficiale è "Repubblica Araba di Egitto". Questo significa (in pocche parole e senza nasconderci dietro terminologie costituzionali) che non sono i sacerdoti ad avere il ruolo più importante ma l'esercito. Ricordate la rivoluzione di Nasser? è quello status instaurato quel tempo che continua fino al giorno di oggi.
Questo significa che si differenzia nettamente da stati come Iran o Saudi Arabia essendo molto più liberale. I cristiani (Copti nella maggior parte) sono tollerati. Le donne possono andare in giro senza essere vestite con il vestito tipico musulmano (quella tunica che in teoria ti lascia scoprire le linee del corpo della donna la prima notte dopo averla sposata... mentre lei ti dice "SORPRESA!!" e tu pensi boh... così sara un corpo femminile) e senza essere velate.
La realtà però è che la società Egiziana di oggi è molto più conservista da cio che era 10 anni fà e si sente la riaffermazione dell'islam. In passato, mi hanno detto tutti, non vedevi molte donne musulmane velate. Oggi la situazione è ribaltata. Quasi tutte sono velate (cioè nascondono i capelli anche se sotto sono vestite normalmente) e tantissime di quelle sono vestite nel modo tipico islamico (la tunica della sorpresa) mentre ci sono alcune coperte totalmente (cioè come quelle vedove nere con le bombe legate adosso che abbiamo visto anni fa ammazzate dai comandos russi dentro il teatro).
Questo cambiamento non si è fatto dal governo, tramite leggi, in modo obbligatorio (come abbiamo detto non è una Rep. islamica) ma è scelta di ogni ragazza (ovviamente influenzata dall'ambiente) di metterlo o meno. In altre parole, una ragazza mette il velo:
o perche pensa che senza velo al paradiso non si possa entrare
o perche è convinta che sia un accessorio della donna che aggiunga alla sua bellezza (esiste come opinione non dico cazzate... addirittura dovete vedere come abbinano velo vestiti e trucco o due-tre veli diversi per fare combinazioni di colori!!!)
o perche, vedendo sua madre che lo porta, crede che le brave ragazze portino il velo e quelle senza siano delle piccole mignotelle
o perche semplicemente pensa che senza velo non vorrà nesuno sposarla (cosa che purtroppo è abbastanza vero) dal momento che
1.gli uomini arabi vedono le loro madri con i veli e gli si crea un modello
2.gli uomini arabi -peggio mammoni anche dagli italiani o i greci- senza l' ok della mamma non si sposano...

E qua inizia mia rabbia perche si vede una ipocrisia diffusa e una mentalità che non capisco...

Vedevo coppiete di ragazzi con l'uomo vestito moderno (yeah moda) con T shirt bello stretto mentre la donna era coperta dalla testa fino i piedi in nero lasciando scoperti solo gli occhi...
e quel coglione quasi sicuramente era orgoglioso che aveva una ragazza "per bene" e non qualche troia come le altre (quelle che si vestono come umani e non come ninja alla carnevale)...
E per fare una domanda da stupido... Tu, dove l'hai vista e ti sei innamorato??? La ricordavi dalla scuola elementare? Lo so che vale più il carattere ma a 'sto punto perchè appena vedi una vestita come noi ti esce cosi tanta saliva dalla bocca per riempire una bottiglia di 2 litri?
E se sei tradizionalista perche tu ti vesti con vestiti moderni e non porti per esempio i tuoi tradizionali del deserto (i quali tra altro sono comodissimi)?

In Egitto lavorano molto bene i negozi con gli intimi (chi si direbbe..) ... gli intimi rossi, sexy, piccoli, perizomi, strani. non abituali, "briosi" ecc. vanno alla grande, appunto perche è l'unica cosa sensuale che una donna può mettere anche quando va in giro tra la gente...!! mi fa davvero ridere l'immagine di una donna vestita totalmente in nero con ogni parte del suo corpo coperto la quale si toglie i vestiti e vedi che è vestita con perizomi e intimi stra sexy ad altri può suscitare il desiderio sessuale ma, scusatemi, a me fa ridere (e ncazzare)! vedere quelle figure nere (donne) in negozi di intimi sexy di cercare di provare sopra quelle tuniche enormi gli intimi è una delle contraddizioni di Egitto...

Nella Repubblica Araba di Egitto puoi vedere negozi che hanno su loro vetrine vestiti di tutti i tipi: abiti lunghi, corti, con la schiena fuori, gonne, pantaloni ecc... ma viene da chiedersi:"quando si vestono con questi?" la risposta è per un'arabo (infatti era un'arabo che l'ha data questa risposta) molto naturale: "in casa".
Ecco una differenza fondamentale tra la nostra concezione e la loro: una ragazza italiana, greca ecc. in casa sarà vestita più comoda possibile, può portare anche il vecchio pantalone da ginnastica che le sta largo 2 numeri e non lo mette più in palestra, le pantofole coi puffi, la maglietta larga e sarà quasi sicuramente struccata mentre per uscire si sentirà "in dovere" di mettere cose più eleganti e truccarsi.
Lì però la casa è il suo regno. Lì metterà le cose più eleganti, belle e sensuali e lì si truccherà mentre fuori bisogna vestirsi più da "brava ragazza".

Durante le mie passeggiate solitarie a Cairo ho incontrato ragazze (velate) che vedendo una cosa nuova (io sono la cosa nuova) con diversi capelli, diversi colori, sentivano di parlarmi. Le domande che mi sono state fatte erano: "come ti chiami?" "di dove sei?" "quanti anni hai?" Per quelli che gia sbavano (conosco sicuramente uno di voi) con il pensiero di una avventura erotica con una donna esotica, medio orientale, vi dico anche l'ultima domanda. Sei sposato?

E così arriviamo sul punto critico... il sesso.
sesso? male, vergogna, non si fa prima del matrimonio. Tutto questo almeno in teoria perche qualcuno mi ha detto che ci sono un sacco di cliniche mezzoillegali dove si fanno la "παρθενοραφή" (non so come si dice in italiano) cioè la ricucitura del imene di una ragazza che ha fatto lo sbaglio di fare sesso prima del matrimonio e allora il marito si sarebbe incazzato se scoprisse che non era il primo...
Come ci sono anche medici che fanno l'aborto, illegalmente, di nascosto e in condizioni non tanto igieniche appunto perche è vietato e non regolato.
Ma tutta questa situazione ha fatto solo che le ragazze che arrivano ad avere 23 anni (e non sono sposate) hanno tutte le loro ormone dentro loro che gridano in sinfonia "sesso, sesso!" e trovano un ragazzo e lo sposano senza pensare troppo.

Qualcuno di voi mi dirà: "Ma se uno di noi vuole sposare una di loro che si fa?
Prima di tutto non si può perche non sarà accettato dalla famiglia.
Secondo, un cristiano non può sposarsi con una donna musulmana in Egitto perchè i figli diventano la religione del padre e allora diventerebbero cristiani (cosa non accettata). Perciò l'uomo deve diventare musulmano. Il problema non si pone se una cristiana vuole sposarsi con un musulmano.

Nel frattempo tante ragazze guardano gli uomini intorno (soprattutto se straniero e allora diverso) con occhi che mandano anche angelo all'inferno.
La stessa cosa succede anche con gli uomini che (salvo alcuni fotunati che trovano qualche occidentale turista) sbavano appena vedono il braccio o la gamba (basta fino il ginocchio) di una donna.

Ho visto anche due mign.... voglio dire professioniste (la professione piu antica del mondo è vietata in Egitto) le quali aspettavano per trovare clienti dentro il salotto di un famoso (in tutto il mondo) albergo. Ovviamente erano velate e vestite con tuniche nere come le "brave ragazze". solo alcune cose, che solo un occhio esperto poteva capire (io non ho capito un cazzo...!!), dimostravano la professione delle ragazze. Ecco che la tunica e il velo serve anche per evitare i controlli dalla parte della polizia...

Impressione mi ha fatto un livido sulla fronte di tantissime persone... potete immaginare di che cosa si tratta? è il segno che rimane dopo tanti anni di preghiere. 5 volte ogni giorno X 365 giorni l'anno significa 1825 preghiere con tanti colpi di testa sul pavimento durante ognuna... sapendo ciò capisci di che cosa si tratta il livido permanente. mah...


Una foto dall'alto del Cairo, la povertà è presente ma la TV satellitare è presente pure. Anche quelli che vivono dentro le tombe nella necropoli ce l' hanno... boh...


passegiando sulle zone più popolari del vecchio cairo il Cairo c.d."islamico"

tutti vanno matti per le foto! il signor macellaio qua ha iniziato a ballare con il coltello in mano quando gli ho fatto le foto


il camello "moriturus"...


...e quello gia morto


si vende verdure


ho visto tantissime donne che trasportano pacchi enormi tenendoli sulla testa in quel modo


la moschea di Ibn Tulun, il secondo piu vecchio di Cairo che conserva l'antico modo di fare le mosche (aperte).

un fedele pronto per la preghiera

dentro la moschea di sultan Hassan (sempre al Cairo c.d. islamico)



le due moschee gemelle (che in realtà non sono nè simili nè contemporanei) sulla sininstra sultan hassan e sulla destra rifat


la statua è intitolata "i migliori soldati al mondo"... la propaganda è presente!



la moschea di Mohamed Ali alla citadela dove c'è anche la sua tomba





scuola in gitta... le due figure in nero avanti non sono nè fantasmi nè ombre. Sono giovane ragazze vestite con il vestito e il velo islamico nero. Quella sulla sinistra ha il viso scoperto l'altra purtroppo ha coperto anche il viso lasciando alla vista del pubblico solo chi occhi... così come una "ragazza per bene" deve fare...


uno dei fruttivendoli vicino a casa


questo che cosa è? a chi lo trova c'è un premio


per non farvi stancare la testa è un costume da bagno per "brave ragazze".


Il tempio del consumismo il "city stars" il secondo piu grande centro commerciale (fino un paio di anni fa che non era aperto il centro commerciale di dubai era il primo)




la moda islamica, perche le donne (con o senza sciarpa sulla testa) saranno sempre donne e si fermano sempre davanti una vetrina.


non mi dite che non capite che cosa dice... è chiaro... "Pizza hut"


anche KFC in arabo


una madre con la sua bimba


parlando con il tassista forse per contrattare il prezzo




i nuovi tassisti "bianchi" con il contattore, il taximetro, dove non devi contrattare il prezzo...


la casa del barone una delle bellissime case ormai rovinata... lasciata al suo destino...


sapevate che anche se diciamo che noi usiamo i numeri arabi in realta i numeri arabi sono diversi? ecco un esempio. il numero 34 in arabo sinistra


uno dei palazzi di Heliopolis preso da qualche embasciata e perciò conservata.


altri con le macchine altri coi muli


extreme moda!


non è una ombra non è un assassino tipo ninja... e una donna in vestito integralista. Da vicino (veramente vicino) vedi pure gli occhi


uno che trasporta correndo moooooolti kg di pane (quello arabo come torta)


khan el khalili, il famoso mercato.


l'unica zona ristrutturata e conservata come era nei tempi passati! con l aiuto di UNESCO ovviamente. veramente bella!




domenica 18 aprile 2010

UN DISCORSO QUALSIASI...

Ieri abbiamo mangiato ad un ristorante bello ma la cucina era pesantina... io da un lato non ho avuto nessun problema ma a mia sorella e una sua collega ha creato problemi gastrici - come gastride per intenderci. Perciò anche se oggi dovevo vedere le piramide siamo rimasti a casa.
Dovevo andare allora a comprare dal panificio qualcosa da mangiare...
ho imparato come si dice "senza sesamo" che è pesante per i stomachi deboli e metà e un quarto per descrivere le quantità che voglio e sono andato.
La scena mi ha fatto ridere molto, era là una ragazza e io cercavo di farla capire cosa volevo.
Allora ho iniziato semplicemente mostrando dicendo "Dì" (questo) "roba" (un quarto). Lei ha capito, ha messo un quarto del kg.
volevo dirle che volevo anche qualcosa altro ma non so come si dice allora ho fatto con le mani il gesto "aspetta" ho pensato bene e ho costruito la frase "ais haga mafis semsem" (voglio qualcosa senza sesamo) lei ha capito di nuovo e mi ha mostrato le cose senza sesamo che c'erano. Mi dava anche un campione da assaggiare per vedere se mi piacono o meno. Ho trovato un biscotino buono ma non volevo tanto nè mezzo kg nè un quarto (che sapevo come si dice) allora l'ho guardata in modo pensieroso e non sapevo come dirle "meno di un quarto"... non potevo restare a guardarla come stupido allora ho sorriso e ho detto "roba roba" (del genere il quarto del quarto) la ragazza ha riso m'ha detto qualcosa in arabo (non chiedete che cosa...) e m'ha messo ciò che volevo. Dopo ho visto dei critsin (vi ho detto all'ultimo post che sono) e ho detto "ashara" (dieci) la ragazza mia ha guardato con gli occhi perplessi... "10 kili????" m'ha chiesto. "Làa làa" (no no) ho risposto e ho contato 10 pezzi per dirle che volevo 10 pezzi solo!!!
Dopodichè ho deciso di usare mezzi più tradizionali per non sbagliare e cioè prendevo le cose io con le mie mani e le davo alla ragazza per imbustarle.
Il cassiere dopo mi ha detto in arabo la somma che dovevo pagare.. e vabbe... lì era facile ormai! Gli ho mostrato mio occhio per dirgli "fammelo vedere" e così sono uscito senza problemi con una busta di delizie!
alla prossima!

sabato 17 aprile 2010

Di nuovo a Cairo

Ieri sono tornato da Sinai a Cairo.
Tranquillo, spensierato, felice.
I monti sono particolari, il paessaggio bellissimo, la vita là una esperienza unica. Ho conosciuto delle buonissime persone, greci e stranieri (tra i quali le italiane restauratrici di un mosaico del monastero con cui ho viaggiato che non erano per niente snob alla fine) e spero che leggerano qualche giorno questo, monaci e laici, mi sono divertito un sacco. Infatti questo viaggio a Sinai non era previsto ma incidentale (per chi crede alla fortuna) e pensavo che mi sarei rimasto solo per 2-3 giorni, giusto per vedere la "cima sacra", dove Dio diede i dieci comandamenti a Mose, ma alla fine al 5o giorno non volevo tornare!

La storia inizia così:
Nell'aereo mi è stata presentata una suora (che mia sorella conosceva) la quale stava per andare a m. Sinai. Sarebbe andata con un mini bus che avrebbe portato 4 restauratori italiani di un mosaico (della trasfigurazione di Cristo) che si trova al monastero di S. Caterina. Senza pensarlo seconda volta ho accettato di andare con loro. Sono andato a una casa al centro di Cairo di proprietà del monastero (metohi) ove dopo ho preso la benedizione (leggi: "il permesso") del arcivescovo di andare e restare dentro il monastero. Con un ritardo di un paio di ore aspettando il capo del gruppo (che tra l' altro ci ha permesso di mangiare delle buonissime "tamies") siamo partiti.

Vi metto alcune delle foto dal 12 aprile (giorno che mi sono partito da Cairo) fino il 16 (ieri) con un paio di spiegazioni e descrizioni che farà l'opera piu semplice.

12/4 aspettando per andare al metohi ho notato un vecchio ma funzionante sistema per portare cose ai piani superiori di un palazzo senza stancarti salendo le scale o perdere tempo. Le cose semplici funzionano...

la casa di proprietà del monastero una vera oasi dentro il Cairo.


le Tamies che abbiamo divorito pagando 6 lire cioè meno di un euro (non a testa, tutte e 8... )

il nostro viaggio inizia. 6 ore passano vedendo il deserto... non ho parole per descriverlo. Il deserto è infinito! E' come se andassi in una spiaggia per moltissimi km senza vedere però il mare!

e quando il mare rosso appare è uno spettacolo. Anche se adesso il deserto è piuttosto "domato" con strade di asfalto (anche se non sempre), con piloni che portano energia elettrica, brutte città con palazzoni uguali e il mare pieno di tanker che trasportano il petrolio, cmq capisci come si sentivano anni fa gli uomini davanti questo spettacolo.


Insomma sono arrivato al monastero alle 21.00 ho mangiato velocemente perchè alle 21.30 le porte del monastero-fortezza chiudono e chi è entrato è entrato e chi è rimasto fuori ci dispiace per lui!
13/4
La mattina non c'è una sveglia ma la prima liturgia (non so se uso la parola giusta qualcuno di voi mi può correggere) inizia alle 4.15 di mattina, prima che il sole sorga. Ho deciso di andare fino in fondo e provare a vivere come loro e condividere le stesse abitudini allora con l'aiuto del mio con-stanziato (parola creata da me volendo descrivere chi vive con me alla stessa stanza, conquillino, camerata-senza colori neri che il deserto e il sole non accettano nò sui vestiti nè nella mentalità), il quale si è alzato proprio quell'ora (lui è alle forze marine) sono andato alla chiesa! Sono uscito alle 6 (alle 7 finisce) per vedere alla luce dell'alba il monastero che non avevo visto fino quel momento perchè ero arrivato tardi il giorno prima e era tutto buio. SONO RIMASTO CON LA BOCCA APERTA!!! Le foto, visto che non sono bravo a farle, non spiegano i sentimenti che avevo quel momento nè i sentimenti che provo adesso che vi scrivo! Pietre, montagne alte intorno, formazioni di roccia affascinanti dentro il deserto che puntano al cielo! E' cosi bello che sembra finto! Come se fosse stata la mano di un'artista di aver scolpito il granite per dargli quelle forme strane


la porta del monastero. Apre alle 5.00 chiude alle 21.30

la vista da una finestra al terazzo del monastero

dopo la fine della liturgia tutti andiamo a una stanza-salotto per colazione (finalmente) caffè, tè, latte, biscotti, critsin (piccole baguette di pane crocante con sesamo) dolci ecc... mi presento ai monaci, parlo con loro e mi sento gia bene!
Insieme con la suora che mi aveva portato là e una ragazza svedese che ho conosciuto andiamo al monastero femminile di Farun (è una oasi) e Tarfa. La strada è deserto con alcuni parti così:

aspettando che ci aprono le porte al monastero di Farun

Tarfa


esempi delle bellissime forme dei massi


la chiesa dell'eremo di Tarfa.


a Tarfa siamo rimasti per pranzo...


Tarfa


Il pomeriggio anzi la sera dopo cena (visto che la cena era alle 17.00-18.00 dopo le vespre) uno dei monaci ci ha portato per vedere un po la zona intorno il monastero. Una piccola chiesa, tombe di beduini, insomma una piccola passeggiata




14/4

Il "must" di ogni turista di Sinai. La "Santa Cima" la cima dove Mose ha ricevuto i comandamenti da Dio. 2288 m. (il monastero sta al 1700m piu o meno).
Mi sono alzato alle 4.30. Alle 5.00, quando è aperta la porta (attenti non si scherza con il sole bisogna iniziare presto), sono uscito, armato con la portaboracce rossa - regalo di un caro amico perugino carica con 1.5 l d'acqua e la sciarpa tipica araba sulla testa per andare su. Avevo un po di paura che forse non mi avrebbero lasciato andare su da solo. Questo perchè ci sono stati degli incidenti e quando ti vedono andar su da solo i poliziotti ti obbligano di prendere un beduino come guida (e cioe pagare 10 euro) mentre non c'è bisogno veramente... questo percorsso è segnato bene. Mancano solo i semafori...
Alla ragazza svedese, per esempio, quando l'hanno vista da sola, i poliziotti le hanno proibito di andare su senza la compagnia di una guida locale. Lei ha detto che non sarebbe andata alla fine e quando i poliziotti se ne sono andati il beduino le ha proposto di dargli meno soldi per portarla su senza che i poliziotti ne accorgessero! Lei alla fine gli ha dato i soldi che chiedeva per NON venire con lei senza creare problemi!!!! Ungere è la parola che cercate... ;)
Meno male io non avevo questo genere di problemi. La gran massa dei turisti vanno su o prima per vedere l'alba dalla cima o con tutta tranquillità dopo. Allora io ho incontrato pocche persone che salivano e tante che scendevano!
foto dal sentiero


i camelli che aspettano chi si stanca per trasportarlo (pagando piu di 20 euro)


il bar - ristorante prima della cima


grazie al c...o che è pericoloso...


la chiesa sulla cima


foto dalla cima...


e inizia la discesa. Al centro in mezzo al niente c'è un giardino (mi sembra sia del monastero)


ho scelto una strada alternativa per scendere dalla cima al monastero.


Quel giorno ho fatto anche una altra passeggiata. La svedese mi ha portato sull'eremo di padre Mose un monaco, un eremita, il quale ha costruito un giardino sulla montagna sopra il monastero dove viveva da solo. Purtroppo adesso è malato e non c'era.

15/5
e arriva il giorno della rovina delle mia ginocchia!
La cima di S.Caterina. La Cima piu alta. Visto che non è un percorsso "turistico" non c'è molta gente che va su allora il monastero mi ha trovato un beduino per accompagnarmi durante il percorsso e mostrarmi la strada alla cima.
Abbiamo cominciato presto come sempre. La guida era in ritardo (il concetto di tempo è un po piu elastico nel mondo arabo che nel mondo greco e i Beduini sono persone "che non vogliono essere preoccupati" come mi hanno detto gli stessi Bedu)!
Quando l'ho visto con il tipico vestito beduino (non so come si chiama in italiano quello che finisce giu come una gona vi presenta?) suo zainetto rotto che non chiudeva bene e i gli sandali da spiaggia vecchi mi sono sentito male. Non pensate che io ero vestito in modo "tecnico" visto che non ho portato niente di cose che usiamo al trekking solo che "mio" zainetto (che padre Isihios, un monaco, mi aveva prestato per mettere il cibo e le bevande che lo stesso mi aveva dato) chiudeva bene. Insomma non sembravamo un gruppo di forti!
Siamo andati "spediti" sopra però!
3 ore mentre mi avevano detto minimo 3.5! Ragab (suo nome) andava come due fratelli, famosi nei cerchi di Perugia con il nome "fratelli meraviglia"! Magro magro, correva quasi con i suoi sandali slaciati e saltellava da roccia a roccia. L'esperienza conta piu di ogni atrezzo... e loro sono nati e cresciuti in questo ambiente. Fanno questa cosa per vivere. Resistono.
Seguivo bene tenendo la bandiera del gruppo "o Morti o Piu Forti" alta e mostrando il valore dei suoi membri! Ricordate! once a MoPF always a MoPF. L'ha riconosciuto anche lui e cosi prima di arrivare sulla cima mi ha chiesto
"ti piace camminare sulla montagna?"
"certo" gli ho risposto.
"ti piacerebbe fare un giro molto piu lungo al ritorno?"
"certo"
apposto!
siamo tornati uscendo dal sentiero scendendo la montagna dall'altro lato saltando da masso a masso e alcune volte scendendo tra bucchi creati da piu rocce facendo quasi delle tecniche speleo (che direbbe uno dei fratelli meraviglia). Era bellissima la passeggiata! Dura e Forte! Una esperienza che sono felice di aver vissuto anche se mi sarebbe piacuto piu condividerla con qualche amico (di quelli che camminano)!
Durante la passeggiata Ragab mi ha mostrato cio che non pensiamo che esiste al deserto! Deserto alla mente occidentale significa un posto che non ha niente. Per loro però c'è tutto che serve per vivere. Mi mostrava allora ogni erba e mi diceva le qualità di ognuna.. "questo buono da mangiare, per fare la zuppa ecc...", "questo buono per lo stomaco" "questo? niente cibo per camelli", "questo veleno". Alcune le ho assaggiate pure...
Mi ha raccontato storie del luogo, storie che aveva sentito e non sapeva quando sono successe (tradizione orale una cosa che si perde ormai anche da loro con l'invasione della TV ).
Dopo alcune ore di dura discesa mi sono venuti dei dolori forti sulle ginocchia che avvertivano che non erano in grado piu di amortizzare! Le ho ignorate (tanto non avevo scelta piu) e ho continuato.
Ci siamo fermati al giardino di un beduino che conosceva. Siamo entrati a sua "casa" e mia guida ha visto che sul fuoco c'era pronto caldo tè. Ha messo su un bicchiere che ha trovato là e mi ha offerto. Non c'è spazio in questi luoghi e in queste culture per frasi tipo "mi fa schifo" e "o mio Dio non è pulito" e altre del genere...ho bevuto il tè ha bevuto anche lui dopo e abbiamo fumato una sigaretta con tobacco beduino raccolto dal giardino suo... forte quanto AleG e pesante come un incudine. Dopo è arrivato anche il padrone della casa e abbiamo bevuto piu tè uno dopo l'altro (ovviamente dallo stesso bicchiere che lui lavava con le mani nere dalla terra con un po d'acqua).
Un po dopo sono arrivate anche sua moglie e la moglie del fratello, coperte tutte e lasciando scoperti solo gli occhi. Piu tè si è preparato (i bicchieri erano 3 ormai) e così dopo 4 tè e piu di una ora è arrivata l'ora della partenza. Siamo alzati e abbiamo continuato nostro percorsso per fermare solo dopo mezz'ora in un altro giardino di un beduino zio suo. Un caffè e un tè ci è stato offerto. Vedi loro bevono tè come acqua! Lui lavorava il legno facendo bellissime cose e vicino aveva un tipo di camino dove faceva ogni tanto il tè... non siamo rimasti tanto lì, giusto il tempo per un caffè e un tè!!
La proposta di stare in quel giardino per quanti giorni volevo e aiutarlo con gli alberi che mi ha fatto l'ultimo beduino era molto interessante ma purtroppo dovevo partire per Cairo. Giuro però che la prossima volta lo penserò seriamente. La tranquillità e semplicità con cui vivono è incredibile per un occidentale....

Verso la fine della passeggiata Ragab ha amesso che pure le sue ginocchia gli facevano male e che il giro che abbiamo fatto di solito lo fanno in due giorni dormendo sulla montagna una notte... mmm adesso si spiega perchè fino oggi qualche dolorino ce l'ho! si spiegano anche le parole tra le risate del padre Daniele quando gli detto il percorso "Ti ha massacrato!"...
Tornando al villaggio le mie ginocchia erano in sciopero! Non si potevano piegare piu. Mie gambe erano come due ciocchi di legno e stringevo i denti in ogni passo. Con la macchina di un suo amico mi hanno dato un passaggio fino il monastero e ho passato tutto il tempo massaggiando i muscoli e rilassandoli e pregando di poter camminare il giorno dopo!!

La sera l'ho passata cenando con due monaci, due delle restauratrici e una ragazza greca a casa di uno dei monaci con vino fatto da lui e scherzi metà in greco e metà in italiano. L'ora è passata e la porta del monastero ha chiuso con me rimanendo fuori e dormendo sul divano di un ufficio del monastero che era responsabile uno dei due monaci. Bella giornata, bella serata... ciò che voleva per salutare la compagnia di questi giorni del monastero.
Il giorno dopo ho salutato tutti i padri e le persone che ho conosciuto e sono tornato a Cairo con una macchina del monastero che sarebbe andato a prendere un monaco dall'aeroporto.
Fine!

Sotto:La roccia dove la tradizione dice che Mose sbattè con suo bastone e uscì acqua. Ragab mi ha detto che quando gli israeliani hanno vinto alla guerra di 6 giorni l'Egitto e hanno occupato Sinai volevano trasportarla a Israele. I Monaci del monastero di Sinai con molta furbizia hanno chiuso una parte della roccia costruendo una chiesa facendo in quel modo impossibile suo trasporto tenendola per sempre sul luogo originale!!


La cima di S.Caterina la cima piu alta di Sinai e di Egitto. Un po meno di 2600. La tradizione dice che gli angeli hanno trasportato la testa di Santa Caterina dopo sua esecuzione là.


tornando dalla cima ragab aspettava con che altro? un tè!


la prima "sosta - giardino". che immaginavate quando dicevo casa?


nella seconda "sosta - giardino". Guardate la semplicità con cui è costruito questa casa - riparo.


scendendo...


quasi arrivati dai... su ...


dicendo arrivederci al monastero si S.Caterina. Tornerò....


e questo è un regalo da padre Daniele portato da Tanzania. Manico in ebano, sicuramente non della migliore qualità, ma decente e fatto a mano.